Statista e ingegnere toscano. Soprintendente alle colmate di Val di Chiana dal
1788 (sotto il granduca Pietro Leopoldo), ministro degli Esteri dal 1796 (sotto
Ferdinando III), esule in Sicilia dopo l'invasione francese (1799), poté
proseguire la carriera politica con Napoleone, che lo nominò conte e
senatore dell'Impero. La sua fortuna non tramontò neppure al ritorno di
Ferdinando III il quale, perdonandogli i suoi trascorsi bonapartisti, gli
affidò la presidenza del governo ed il ministero degli Esteri, cariche
che
F. esercitò con notevole lungimiranza politica fino alla morte
(Arezzo 1754 - Firenze 1844).